Andrea Mariani | [appunti di ricerca] Cinepresa Fujica Single 8 P400
Cinema, storia, media
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[appunti di ricerca] Cinepresa Fujica Single 8 P400

(Un)Dead Media Project
Articolo a cura di Caterina Cabrelli



PARTE 1

L’oggetto che ho deciso di prendere in esame è una cinepresa Fujica Single 8 P400 che appartiene a mio nonno. È dotata di una custodia in pelle nera con rifiniture rosse. Non è stata usata molto, infatti è perfettamente funzionante e in ottime condizioni. Al suo interno ho trovato un rullino, che però è usurato, probabilmente dal tempo. 

Vista l’impossibilità di sviluppare la pellicola, per far vedere come funziona, e che rumore fa, ho deciso di riprendere la cinepresa con il mio cellulare, mentre è in funzione. 

La cinepresa viene lanciata sul mercato nel 1972 dalla Fuji, compagnia multinazionale giapponese specializzata in strumenti fotografici e video. Viene prodotta dal luglio del 1972 fino a maggio del 1977.  

È dotata di un focus manuale e di uno zoom sia automatico che manuale. Funziona grazie a 4 batterie stilo e pesa 850 grammi, con le batterie inserite. Le sue dimensioni sono 53mm x 169mm x 181mm. 

 Il  suo prezzo di mercato era di 39800 Yen, che corrispondono a circa 300 €. Oggi si può trovare sui siti online, come Ebay, per un valore che va dai 50 ai 80 €. 

 

Purtroppo online si trovano poche informazioni e pochi blog che parlano di essa, e non possiedo il manuale di istruzioni perché è stato perso. Non ho trovato locandine e poster pubblicitari su internet e credo che l’ostacolo maggiore sia l’età dello strumento. 

DIARIO DI BORDO 

13 aprile 2018

Ho iniziato il lavoro di ricerca delle varie informazioni su siti internet come ebani, per vedere il suo valore di mercato attuale. Ho cercato i dati tecnici sul sito ufficiale della Fuji, ma purtroppo non ho avuto molti riscontri. Su altri siti sono riuscita a trovare dei dati tecnici, che mi hanno aiutato a capire un po’ come funziona la cinepresa. 

Ho fatto le foto all’oggetto e alle sue varie componenti.

27 aprile 2018 

Dopo essere andata a comprare 4 batterie stilo, le ho inserite nell’apposito spazio, ed ho scoperto che la cinepresa funziona benissimo. Inserisco la pellicola al suo interno e registro, attraverso un microfono della quale sono in possesso, un Samson Meteor Mic, il suono che fa quando è in funzione e quando apro lo sportello per l’inserimento della pellicola. Provo a  cercare dati riguardanti il numero di matricola che trovo al suo esterno ma non trovo nessun riscontro. Su Youtube trovo video che mostrano il funzionamento di cineprese simili alla mia, ma non dello stesso modello. 

28 aprile 2018

Oggi ho ripreso la cinepresa all’esterno con il mio cellulare, iPhone Se ed ho finito di ultimare questa relazione. 

PARTE 3 

SCOMPOSIZIONE

In questa fase, quella della scomposizione del mio oggetto, una cinepresa Fujica Single 8 P400, ho deciso di non smontarla fisicamente visto che su internet non ho trovato alcun video esplicativo riguardante il mio modello specifico.

Per scassinarlo ho deciso di usare il disegno. Con un block notes e una matita ho ricreato le parti dell’oggetto maggiormente interessanti. 

La cinepresa è formata principalmente da plastica, con zigrinature e spessori diverse; vetro come nelle lenti o negli “oblò” laterali che permettono la visione dell’avanzamento della pellicola; la finta pelle, della custodia; vari metalli, tra cui acciaio, delle componenti che richiedono maggior resistenza e che non devono usurasi nel tempo. 

Ho deciso di iniziare la scomposizione, attraverso il disegno, con la rappresentazione del manico e del laccio. Fatto in plastica in parte zigrinata e in parte no, il manico serve al soggetto che utilizza la cinepresa, a tenerla in mano e livello dello sguardo. Il laccio, ricoperto in un materiale plastico,

ha una funzione di sicurezza. Quando si utilizza la cinepresa lo si mette attorno al polso, e in caso di urti e conseguente perdita della presa, il laccio non la fa cadere a terra.   

Ho proseguito con la rappresentazione delle mascherine esterne, entrambe in plastica con elementi in acciaio e vetro. Sul lato sinistro è presente “l’oblò” per la visione dello scorrimento del nastro e la chiave di apertura dello sportello per l’inserimento della pellicola. In quello destro ci sono i tasti dello zoom automatico, la marca e il modello della cinepresa e un “oblò” con una scala numerica (in metri e in “feet”) che segnala i metri di pellicola ancora disponibili.  

La maschera in alluminio satinato posta nella parte anteriore dell’oggetto ha: la marca sulla parte superiore, su una parte in plastica; il tasto “ee lock”; lo spazio per la lente, con lo zoom manuale e il tappo in plastica; nella parte inferiore il tasto in plastica, a forma di grilletto, che ha la funzione di avviare e interrompere le riprese e sopra di esso un blocco di sicurezza, come la sicura nelle pistole, per impedire la “registrazione per sbaglio”. 

Ho rappresentato anche  la  pellicola e l’interno della cinepresa in cui essa va posizionata.

Foto rappresentativa del lavoro di scomposizione effettuata in questa fase.

Continuazione “Diario di bordo” – 

4 maggio 2018

Per il mio oggetto, per la terza fase del progetto, ho deciso di non aprire l’oggetto. Su internet non si trovano dei video che spieghino come si potrebbe smontare e rimontare l’oggetto e visto che non appartiene direttamente a me, ma a mio nonno, non voglio rischiare di romperlo e rovinarlo, visto che è ancora funzionante. 

Ho deciso di affrontare una scomposizione figurativa, attraverso il disegno su foglio, delle varie componenti. 

Caratteristiche esteriori:

La prima caratteristica che colpisce fin da subito è il manico, che ricorda molto il calcio di una pistola. È fatto di plastica, colore nero, con la parte dietro liscia, mentre quella davanti zigrinata, per avere una preso più salda e non rischiare che l’oggetto scivoli. Il fatto che abbia un manico di quel tipo significa che dev’essere usata tenendola a livello dello sguardo. Ciò la rende più maneggevole e maggiormente fruibile. 

Nel cercare gli elementi interni che la compongono, su vari siti internet, sono ricaduta in una pagina che mostra le varie componenti di una cinepresa Fujica single 8, ma di un modello diverso, la p300. 

Per rappresentare le varie componenti ho deciso di disegnarle, su dei fogli bianchi e poi comporli, e magari ricomporli, per cercare di dare nuova vita a questa cinepresa. 

12 maggio

Dopo aver cercato su internet un’esploso della cinepresa e non avendolo trovato del mio modello ma di uno simile, decido di disegnare su un block notes le varie componenti della stessa. 

13 maggio

Ho continuato a disegnare le componenti della cinepresa e mi sono dedicata alla parte scritta, alle foto e riprese dei disegni.